Molto spesso quando siamo a pranzo o a cena con altre persone sentiamo dire questa frase
“No, grazie. Sono a dieta.” in risposta alla presentazione di un piatto. Innanzitutto la parola
dieta intesa come regola alimentare deriva dal greco "diaita" e significa “un modo di vivere”;
mentre intesa come assemblea, deriva dal latino “dies” che significa “giorno”.
Quindi l'accezione di questa parola era senz'altro diversa, la dieta veniva considerata
uno stile di vita che comprendeva l'alimentazione ma anche l'attività fisica, il riposo, il sonno.
Tale stile di vita rappresentava una costante cura di sé da seguire nella vita quotidiana; mentre ora
la dieta viene considerata solo come una terapia dimagrante, utilizzata per poter vedere l'asticella
della bilancia magari scendere, oppure salire (chi vuole ad esempio aumentare la propria massa muscolare)
senza però considerare che, salvo particolari eccezioni, non deve essere limitata ad un breve periodo, ma dovrebbe
far parte della nostra vita poiché se vogliamo star bene, avere un corretto stile di vita facilita molto il
raggiungimento del nostro obiettivo.
Questa consapevolezza ha fatto sì che il mio approccio sia molto coinvolgente e con pieno rispetto della persona.
La persona viene posta al centro, ognuno di noi è unico quindi necessita di un SUO piano alimentare che senz'altro
sarà diverso dall'altro, ma che mi permetterà di rieducare la persona ad un stile di vita sano.
Solitamente propongo la tipologia di percorso che mi sembra più adatto alla persona che ho di fronte,
ma poi sarà lei stessa a decidere cosa VUOLE FARE.
Per capire se sei pronto ad affrontare un percorso di questo tipo dovresti avere chiari i punti seguenti: